A SUD DI LAMPEDUSA. Incontro con Stefano Liberti
Martedì 8 aprile 2014 alle ore 10.30 presso la sala conferenze di Palazzo Trinci (p.zza della Repubblica - Foligno) incontro degli studenti e delle studentesse con lo scrittore Stefano LIBERTI autore del libro “A Sud di Lampedusa”, nell'ambito della Settimana Giovani Idee per il Territorio promossa dal Progetto Cittadini del Mondo. Modera Fausto GENTILI direttore Officina della Memoria.
Stefano Liberti è uno dei pochissimi giornalisti italiani che da anni seguono gli aspetti meno conosciuti dei movimenti migratori dall'Africa verso l'Europa: tutto ciò che accade a sud di Lampedusa. Senza fidarsi dei luoghi comuni o lasciarsi abbindolare dai proclami sull'integrazione che verrà, ha scelto di esplorare con i propri occhi la "geografia del transito" tra il Sahel e il Maghreb. Ha incontrato migranti che preferiscono chiamarsi avventurieri, politici africani sudditi dei diktat europei, indiani bloccati in mezzo al deserto e piccole città sorte dal nulla: tutta fintate umanità che vive attraversando o presidiando confini. Questa nuova edizione è arricchita di un capitolo di aggiornamento che rende conto dei recenti sviluppi nei paesi del Nordafrica.
BIOGRAFIA
Stefano Liberti, giornalista de "Il Manifesto" ha pubblicato i suoi reportage sono su diverse riviste italiane (Geo, L'Espresso, Ventiquattro) ed estere (El País semanal, Le Monde diplomatique). Nel 2004 ha pubblicato insieme a Tiziana Barrucci, Lo Stivale meticcio - L'immigrazione in Italia oggi per i tipi di Carocci Editore. Nel 2007 è stato il primo giornalista a incontrare i tre tecnici ENI ostaggi del Movimento per l'emancipazione del Delta del Niger (Mend) in Nigeria. Li ha intervistati e diffuso sul Tg1 un video in cui lamentavano di essere stati abbandonati. Nel 2007 ha vinto il Premio Luchetta come miglior giornalista italiano sezione Quotidiani e periodici. Nel 2009 ha vinto il premio Indro Montanelli per la scrittura con il libro "A sud di Lampedusa" (minimum fax), in cui raccontava i suo cinque anni di viaggio sulle rotte dei migranti dall'Africa all'Europa. Nel 2010 ha vinto il premio L'Anello Debole con il reportage "L'inferno dei bimbi stregoni", girato a Kinshasa nel maggio 2009 che racconta il fenomeno dei bambini accusati di stregoneria e abbandonati dalle famiglie. Nel 2011, ha pubblicato per Minimum Fax il libro "Land grabbing", sull'accaparramento delle terre in giro per il mondo. Il libro è diventato un caso ed è stato tradotto in tedesco, francese, inglese e spagnolo. Sempre in quell'anno, ha seguito le varie fasi della guerra in Libia e, insieme a una troupe della CNN e ai due colleghi Gabriele Del Grande e Alfredo Bini, è stato il primo giornalista a entrare nella città di Misurata sotto assedio. Come regista ha lavorato tra il 2007 e il 2008 al programma televisivo C'era una volta di Rai 3. Nel 2012 ha realizzato insieme ad Andrea Segre il documentario "Mare chiuso".
Informazioni: Progetto Cittadini del Mondo, p.zza Faloci Pulignani,3 06034 Foligno (Pg) tel. 0742342731 - email: sociale@diocesidifoligno.i t
Stefano Liberti è uno dei pochissimi giornalisti italiani che da anni seguono gli aspetti meno conosciuti dei movimenti migratori dall'Africa verso l'Europa: tutto ciò che accade a sud di Lampedusa. Senza fidarsi dei luoghi comuni o lasciarsi abbindolare dai proclami sull'integrazione che verrà, ha scelto di esplorare con i propri occhi la "geografia del transito" tra il Sahel e il Maghreb. Ha incontrato migranti che preferiscono chiamarsi avventurieri, politici africani sudditi dei diktat europei, indiani bloccati in mezzo al deserto e piccole città sorte dal nulla: tutta fintate umanità che vive attraversando o presidiando confini. Questa nuova edizione è arricchita di un capitolo di aggiornamento che rende conto dei recenti sviluppi nei paesi del Nordafrica.
BIOGRAFIA
Stefano Liberti, giornalista de "Il Manifesto" ha pubblicato i suoi reportage sono su diverse riviste italiane (Geo, L'Espresso, Ventiquattro) ed estere (El País semanal, Le Monde diplomatique). Nel 2004 ha pubblicato insieme a Tiziana Barrucci, Lo Stivale meticcio - L'immigrazione in Italia oggi per i tipi di Carocci Editore. Nel 2007 è stato il primo giornalista a incontrare i tre tecnici ENI ostaggi del Movimento per l'emancipazione del Delta del Niger (Mend) in Nigeria. Li ha intervistati e diffuso sul Tg1 un video in cui lamentavano di essere stati abbandonati. Nel 2007 ha vinto il Premio Luchetta come miglior giornalista italiano sezione Quotidiani e periodici. Nel 2009 ha vinto il premio Indro Montanelli per la scrittura con il libro "A sud di Lampedusa" (minimum fax), in cui raccontava i suo cinque anni di viaggio sulle rotte dei migranti dall'Africa all'Europa. Nel 2010 ha vinto il premio L'Anello Debole con il reportage "L'inferno dei bimbi stregoni", girato a Kinshasa nel maggio 2009 che racconta il fenomeno dei bambini accusati di stregoneria e abbandonati dalle famiglie. Nel 2011, ha pubblicato per Minimum Fax il libro "Land grabbing", sull'accaparramento delle terre in giro per il mondo. Il libro è diventato un caso ed è stato tradotto in tedesco, francese, inglese e spagnolo. Sempre in quell'anno, ha seguito le varie fasi della guerra in Libia e, insieme a una troupe della CNN e ai due colleghi Gabriele Del Grande e Alfredo Bini, è stato il primo giornalista a entrare nella città di Misurata sotto assedio. Come regista ha lavorato tra il 2007 e il 2008 al programma televisivo C'era una volta di Rai 3. Nel 2012 ha realizzato insieme ad Andrea Segre il documentario "Mare chiuso".
Informazioni: Progetto Cittadini del Mondo, p.zza Faloci Pulignani,3 06034 Foligno (Pg) tel. 0742342731 - email: sociale@diocesidifoligno.i
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