Custodire l’umanità: verso le periferie esistenziali
Il 29 e 30 novembre il Teatro Lyrick di Santa Maria degli Angeli (Assisi) ospiterà il convegno organizzato dalla Conferenza Episcopale Umbra, Servizio nazionale per il rrogetto culturale e Università degli studi di Perugia dal titolo “Custodire l’umanità. Verso le periferie esistenziali".
Dal desiderio di un’umanità riscattata dalla povertà materiale e dalla miseria morale nasce quindi la volontà di tematizzare la costruzione di un nuovo umanesimo che sappia rispondere ai grandi quesiti posti dalla modernità e ispirare un nuovo stile di vita.
L’incontro prevede gli interventi di alcuni tra i più importanti intellettuali europei, tra i quali: Magatti, Bruni, Fabris, Verdon, Givone, Riccardi, Natoli, Forte, Jenkins, Vaccari.
Il convegno sarà inaugurato alla presenza del Card. Angelo Bagnasco.
L'iniziativa muove le sue premesse dalla constatazione di come la crisi di senso dell’uomo moderno e la perdurante crisi economica stiano segnando l’epoca in cui ci troviamo a vivere e di come, riprendendo quanto scritto da Benedetto XVI nell’enciclica Caritas in Veritate, la «questione sociale è diventata radicalmente questione antropologica».
La vocazione del «custodire», sotto questo profilo, non riguarda soltanto i cristiani ma ha una «dimensione che precede» ogni convincimento laico o religioso ed «è semplicemente umana», riguarda ogni persona. Tutti siamo chiamati ad essere custodi del creato e a chinarci con amore materno e spirito paterno verso i più poveri e i più deboli, perché in loro si trova sempre il volto di Cristo.
Dal desiderio di un’umanità riscattata dalla povertà materiale e dalla miseria morale nasce quindi la volontà di tematizzare la costruzione di un nuovo umanesimo che sappia rispondere ai grandi quesiti posti dalla modernità e ispirare un nuovo stile di vita.
Ad una prima parte dedicata all’analisi della secolarizzazione della società occidentale – intesa come processo storico che ha investito, a partire dagli anni Sessanta del XX secolo, non solo la sfera religiosa ma anche le istituzioni civili, la morale pubblica e tutte le più importanti culture politiche europee – seguirà una seconda parte del convegno, in cui si cercherà di tematizzare, appunto, la proposta di un “nuovo umanesimo”.
Una nuova sintesi culturale tra la cultura cattolica e quella laica che, non solo sappia rispondere ai grandi quesiti posti dalla modernità, ma sappia elaborare un nuovo stile di vita, rimettendo l’uomo al centro di ogni rapporto sociale ed economico.
L’incontro prevede gli interventi di alcuni tra i più importanti intellettuali europei, tra i quali: Magatti, Bruni, Fabris, Verdon, Givone, Riccardi, Natoli, Forte, Jenkins, Vaccari.
Il convegno sarà inaugurato alla presenza del Card. Angelo Bagnasco.
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