ANNUALE CONVEGNO SUL LAVORO

Azienda Lechler di Foligno
“Il lavoro che vogliamo. Imprenditoria, Partecipazione, Territorio” è il titolo del prossimo convegno sul tema del lavoro che annualmente organizza la Diocesi di Foligno attraverso l’Ufficio diocesano per i problemi sociali ed il lavoro, coordinato da Don Luigi Filippucci, e che si svolgerà venerdì 16 marzo 2018 alle ore 17.15 presso l’Azienda Lechler S.p.A. in via Bianca n° 29, zona industriale di Sant’Eraclio di Foligno (PG). L’appuntamento ha come obiettivo la puntualizzazione di alcune questioni urgenti sul tema del lavoro a partire da un’analisi della situazione socio-economica della nostra regione per capire dove stiamo andando. Come scrive Giovanni Paolo II nell’enciclica Laborem Exercens del 1981 “Mediante il lavoro, l’uomo non solo trasforma la natura adattandola alle proprie necessità, ma anche realizza se stesso come uomo ed anzi, in certo senso, diventa più uomo”. C’è perciò l’urgenza di promuovere una cultura del lavoro che significa prima di tutto investire sulla formazione, sulla ricerca, su una cultura d’impresa, sul protagonismo dei giovani, sul territorio, sulla solidarietà ma soprattutto bisogna prendere in esame la questione della disoccupazione in modo particolare quella giovanile del nostro territorio e della regione. In Umbria sono 182mila i giovani fra 14 e 35 anni: il 20,5% della popolazione, mentre gli over 65 sono il 25%. Come sottolinea il Compendio della Dottrina sociale della Chiesa al n° 271 “La dimensione soggettiva del lavoro deve avere la preminenza su quella oggettiva, perché è quella dell'uomo stesso che compie il lavoro, determinandone la qualità e il valore più alto. Se manca questa consapevolezza oppure non si vuole riconoscere questa verità, il lavoro perde il suo significato più vero e profondo: in questo caso, purtroppo frequente e diffuso, l'attività lavorativa e le stesse tecniche utilizzate diventano più importanti dell'uomo stesso e, da alleate, si trasformano in nemiche della sua dignità”. Infatti oggi il lavoro sta cambiando così in fretta e sta rivoluzionando stili di vita e modelli etici di comunità, famiglie, persone, che impone anche in questo convegno annuale, mettendo in dialogo l’imprenditoria, la politica, le forze sociali, la chiesa, un ragionamento su alcune domande cruciali: 1) come sottolineare che la realtà del lavoro era e rimane un’esperienza umana fondamentale che coinvolge integralmente la persona e la comunità? 2) Come promuovere una cultura d’impresa che investe sul territorio e sul capitale umano? 3) Come creare sempre più sul territorio legami tra istituzioni formative e mondo del lavoro in modo sempre più intelligente, innovativo e creativo? 4) Come sconfiggere la disoccupazione e quale formazione continua potrà preparare chi già lavora ai cambiamenti del futuro? “Nella considerazione dei rapporti tra lavoro e capitale, soprattutto di fronte alle imponenti trasformazioni dei nostri tempi, si deve ritenere che la «principale risorsa » e il « fattore decisivo » in mano all'uomo è l'uomo stesso, e che «l'integrale sviluppo della persona umana nel lavoro non contraddice, ma piuttosto favorisce la maggiore produttività ed efficacia del lavoro stesso”. (Compendio Dottrina Sociale della Chiesa n° 278)

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