I VERI EROI SONO QUELLI CHE NON HANNO PAURA DI DENUNCIARE
di Anacleto Antonini
Martedì 24 aprile
2018, si è svolto a Palazzo Trinci un interessante incontro sui temi
“ambiente, salute, legalità”. L’incontro organizzato dal Progetto Cittadini
del Mondo promosso dalla Diocesi di Foligno, era indirizzato a far riflettere
gli studenti sulla salvaguardia dell’ambiente e sensibilizzarli su alcune
tematiche che, a volte,vengono sottovalutate e messe da parte soprattutto dai
mass media. Al convegno hanno partecipato gli studenti delle classi seconde del
Liceo delle scienze umane Beata Angela. Relatore principale Don Marco Ricci
sacerdote della parrocchia di Ercolano (Campania) vincitore del premio 2017
«Luisa Minazzi – Ambientalista dell’anno» per il suo impegno nella società
civile a favore dell’ambiente, del prossimo e della legalità. Il premio è stato
promosso da Legambiente e dal mensile «La Nuova Ecologia». Gli altri ospiti il
Prof. Fausto Gentili già docente di filosofia Liceo Classico Frezzi e
direttore dell’Officina della Memoria di Foligno, Marianna Ciano
vicepresidente dell’Associazione “Salute Ambiente Vesuvio”. Nell'introduzione
della conferenza il prof. Gentili ha esposto i concetti principali
dell’enciclica “Laudato sì” scritta da Papa Francesco il quale afferma
che “in larga parte è l’uomo che prende a schiaffi la natura continuamente.
Noi ci siamo un po’ impadroniti della natura, della sorella terra e della madre
terra.” Il prof. Gentili estende questa citazione con dei concetti molto
interessanti. I figli a volte non sono grati ai genitori, così succede con la
madre terra, non tutti i suoi figli le sono grati e non riescono a riconoscere
il suo valore. Gli uomini sono davvero irrispettosi nei suoi confronti e lei di
certo non ce la farà “passare liscia”. Il professore afferma "che
dobbiamo fare qualcosa finché siamo in tempo, dobbiamo partire dai piccoli
gesti per fare grandi cambiamenti e far vivere al meglio le generazioni
future". Entra nel discorso del tema Marianna Ciano, la quale ha
vissuto in prima persona le conseguenze catastrofiche delle Terre dei fuochi
perdendo il nonno e il cugino, presentando il lavoro di sensibilizzazione
dell’associazione che si propone di monitorare e denunciare la grave situazione
ambientale e sanitaria che caratterizza la zona vesuviana, con riferimento
all'allarmante diffusione di malattie tumorali. Di seguito Don Marco Ricci ha
presentato la cosidetta “Terra dei fuochi” una vasta area tra le
province di Napoli e Caserta dove la criminalità organizzata ha cercato e
desidera di gestire ancora oggi e smaltire illegalmente rifiuti speciali provenienti
da tutta Italia. La definizione “Terra dei fuochi” deriva da una frase
utilizzata da Roberto Saviano nel libro Gomorra, che a sua volta
riprende i Rapporti Ecomafia
pubblicati da Legambiente. Don Marco ha illustrato agli studenti le realtà che
si vive in quelle terre. La situazione è veramente disastrata. Corruzione,
inquinamento ed alto tasso di mortalità è ciò che regna nei territori vicini
alle discariche illegali. L’80% degli abitanti di quel territorio sono malati
di cancro o leucemia ma la malattia più brutta, ha sottolineato il sacerdote
napoletano, non è il cancro, ma l’omertà. “Ovviamente alla citazione
della terra dei fuochi – ha continuato don Marco – avrete tutti pensato
alla Campania, ma non è così. Lo scarico illegale di rifiuti, riguarda l’intera
nazione. I rifiuti che vengono bruciati arrivano persino dal Nord”. Alla
domanda “perché si è sviluppato questo meccanismo?” don Marco ha risposto
senza giri di parole “tutta una questione di soldi”. “Le persone che
non vogliono spendere soldi per far distruggere i rifiuti tossici in modo
legale, preferiscono far guadagnare la camorra, preferiscono inquinare i
territori e far morire migliaia di persone, con la consapevolezza del fatto che
le persone che potrebbero morire, sono i propri familiari o addirittura loro
stessi. Fa veramente paura come l’attaccamento al denaro spinga l’uomo
ad accettare anche la morte dei propri cari”. In conclusione sia don Marco
Ricci che Fausto Gentili hanno affermato che l’inquinamento ambientale non
riguarda solo la “Terra dei Fuochi” ma le "Terre dei Fuochi” che sono
dislocate in tante regioni italiane. Dobbiamo perciò prendere sempre più
coscienza che tutta la nostra penisola è inquinata e iniziare a prendersi cura
della nostra madre terra a partire dai cambiamenti sia nel nostro stile di vita
che di produzione economica e di consumo, perché come dice nell’enciclica Papa
Francesco esortanto tutti gli uomini e le donne di buona volontà “Dio
perdona sempre, gli uomini qualche volta, ma la terra non perdona mai”.
Articolo scritto con i
contributi delle studentesse della classe 2BSU Ilaria Carlini, Anna Savini,
Alice Cesarini, Anita Ajdini
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